Una volta che l'utente arriva in
una pagina del sito web è necessario che trovi
immediatamente le informazioni che cerca, e che i contenuti che legge lo
spingano a fare azioni propositive (acquisto,
compilazione form, richiesta informazioni...ecc.) rispetto gli obiettivi che
l'azienda persegue.
Uno degli strumenti più utili per questo processo di
ottimizzazione del percorso degli utenti sono le landing pages, dette anche
pagine di atterraggio: una landing page è la pagina a cui arriva l’utente una
volta che ha cliccato su un messaggio di advertising, sia esso un banner, un
annuncio di testo o un link in una newsletter.
E’ di fatto il "primo contatto"
che l’utente ha con il sito (e quindi con la soluzione al suo bisogno, che si
aspetta di ricevere) ed è per questo di massima importanza.
Questo comporta che
i più alti tassi di perdita degli utenti siano proprio al primo stadio, ovvero
alla prima pagina del sito visualizzata.
Per creare landing page ben fatte prima
di tutto bisogna immedesimarsi nell’utente e fare in modo che trovi subito le
informazioni che cerca, in modo chiaro ed esclusivo. Bisogna invogliarlo
all’acquisto del prodotto o servizio offerto enfatizzandone solo i punti di
forza e rimandando a posizioni marginali della pagina o ad altra pagine la
descrizione completa delle caratteristiche.
E’ utile
fissare dei tempi stretti
entro cui far prendere decisioni all'utente, in modo da "spronarlo" ad agire,
magari pensando ad una esclusività e unicità dell'attuale offerta in corso,
dimostrandogli l'efficacia del prodotto con demo, case history ecc.
E’ molto
importante, poi, far fare all’utente percorsi guidati per evitare che si perda
nel sito o faccia percorsi errati e fuorvianti rispetto all'obiettivo che si
vuole raggiungere.
Molto spesso questo significa ripensare anche all'usabilità
del sito web, o alla necessità di creazione di siti web dedicati a singoli
prodotti o servizi.